L’ultimo treno per Venezia

L’ultimo treno per Venezia

Aggiungi ai preferiti (0)
Please login to bookmark Close

Ascolta il libro (generated by AI).

Una storia d’incontri casuali, destini intrecciati e sogni condivisi


Era una fredda serata di gennaio, e Venezia aspettava sotto un manto di neve come un segreto da svelare. Elisa, insegnante di letteratura in una piccola città dell’Emilia-Romagna, si sentiva intrappolata in una vita troppo prevedibile. Quella mattina, un impulso improvviso l’aveva spinta a comprare un biglietto per Venezia. Non aveva un piano, solo il desiderio di perdersi tra le calli, lontano dalla routine e dai pensieri che le affollavano la mente.

Marco, invece, era diretto a Venezia per un motivo diverso. Musicista freelance, stava cercando ispirazione per completare il suo nuovo album. Da mesi soffriva di un blocco creativo, e sperava che la città, con il suo fascino malinconico e le sue atmosfere uniche, potesse risvegliare la sua creatività.


Un incontro casuale

Il treno partì da Bologna alle 18:30. Elisa si sedette accanto al finestrino, il libro di Jane Austen aperto sulle ginocchia e una tazza di caffè tra le mani. Notò un uomo a qualche fila di distanza: alto, con capelli leggermente spettinati e un quaderno rilegato in pelle che stringeva tra le mani. Sembrava concentrato, ma c’era qualcosa di malinconico nei suoi occhi.

Dopo circa un’ora di viaggio, il treno si fermò bruscamente. La neve aveva rallentato la corsa, e l’altoparlante annunciò un ritardo di trenta minuti. Marco si alzò e, notando il posto vuoto accanto a Elisa, si avvicinò.

“È libero?” chiese con un sorriso incerto.

“Sì, certo,” rispose lei, spostando il suo libro.

Iniziarono a parlare, prima di banalità, poi delle loro vite. Marco le raccontò del suo lavoro di musicista e del blocco creativo che lo tormentava. Elisa, a sua volta, condivise il suo amore per la letteratura e il senso di insoddisfazione che la stava portando a cercare qualcosa di più nella vita. La conversazione si fece sempre più intensa, come se due sconosciuti potessero improvvisamente conoscersi più di quanto avessero mai conosciuto chiunque altro.


L’arrivo a Venezia

Quando il treno arrivò finalmente alla stazione di Santa Lucia, la città era avvolta in un’atmosfera magica. La neve copriva le calli e i ponti, e le luci dei lampioni si riflettevano nell’acqua calma dei canali.

Marco, preso dall’impulso, disse: “Ti va un caffè? Sarebbe un peccato lasciare questa conversazione incompiuta.”

Elisa esitò per un momento, poi sorrise. “Va bene.”

Trovarono un piccolo caffè nascosto tra le calli, con pareti di legno e un vecchio pianoforte nell’angolo. Ordinarono due caffè, e Marco posò il suo quaderno sul tavolo. Elisa non poté fare a meno di guardarlo con curiosità.

“Scrivi sempre?” chiese.

“Quando sento qualcosa di importante,” rispose lui. “Ultimamente non c’è stato molto da scrivere.”

Elisa sorrise. “E adesso?”

Marco la guardò, e per un attimo sembrò che il tempo si fosse fermato. “Forse adesso sì.”


Un legame che cresce

Nei giorni successivi, Marco ed Elisa continuarono a incontrarsi. Passeggiavano lungo le fondamenta coperte di neve, esploravano i vicoli meno conosciuti e si fermavano nei campielli per chiacchierare. Ogni incontro li avvicinava di più.

Una sera, Marco affittò una piccola barca per esplorare la laguna. Navigarono sotto un cielo stellato, lontano dal rumore della città. Marco suonò una melodia sulla chitarra, e quando finì, disse: “Non ho mai creduto nel destino. Ma poi ho incontrato te.”

Elisa lo guardò, il cuore che batteva forte. “Nemmeno io ci credevo. Fino a quel treno.”


Il concerto

Il giorno del concerto di Marco, Elisa era seduta tra il pubblico. Quando lui salì sul palco, iniziò con una canzone intitolata “L’ultimo treno”. I versi erano quelli scritti da Elisa, e la melodia raccontava della magia di quel viaggio che li aveva uniti.

“Questa canzone,” disse Marco al pubblico, “non sarebbe mai esistita senza una persona speciale. Qualcuno che mi ha ricordato cosa significa credere nei propri sogni.”

Elisa si sentì travolta dall’emozione. Quando Marco scese dal palco, la cercò immediatamente tra la folla. “Questo è solo l’inizio,” le disse. “C’è ancora così tanto che voglio fare… con te al mio fianco.”


Un futuro inaspettato

Elisa e Marco decisero di fare un viaggio insieme. Volevano esplorare il mondo, continuando a creare arte e a scrivere le loro storie. Durante il viaggio, Elisa iniziò a scrivere un libro di poesie, mentre Marco lavorava al suo prossimo album.

Un giorno, mentre camminavano lungo una spiaggia deserta al tramonto, Marco si fermò e le prese le mani. “Elisa, ti ho incontrata per caso, ma è stata la cosa più bella che mi sia mai successa. Vuoi continuare a viaggiare con me, per il resto della nostra vita?”

Elisa sorrise, guardandolo negli occhi. “Non ho mai creduto nel destino. Ma sì, voglio essere la tua compagna di viaggio, ovunque ci porti.”


Grazie per aver visitato wwe.freebook4all.com


Scopri di più da freebook4all

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *