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Prologo
In fondo all’oceano blu, dove il sole si tuffa e illumina i fondali con raggi dorati, viveva una comunità di animali marini, ognuno con le sue abilità speciali. Delfy, il giovane delfino, era noto per la sua curiosità e il suo spirito avventuroso. Ogni giorno era un’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo, nuotare tra coralli colorati e giocare con i suoi amici.
Ma un giorno, durante una delle sue esplorazioni, Delfy si spinse troppo lontano e una minaccia oscura si fece strada nell’oceano: un gruppo di squali affamati si avvicinava. Sarebbe stata una giornata diversa dalle altre, una giornata in cui l’unione e l’amicizia avrebbero fatto la differenza tra la vita e il pericolo.
Inizio
C’era una volta un delfino di nome Delfy, che amava esplorare le profondità del mare. Ogni mattina, appena il sole sorgeva sopra la superficie, Delfy faceva un lungo tuffo tra le onde per andare a incontrare i suoi amici. Quella mattina, il mare brillava di mille colori, e Delfy era più entusiasta che mai di giocare.
“Venite tutti! Ho trovato un nuovo posto pieno di coralli bellissimi!” gridò Delfy nuotando a gran velocità verso i suoi amici. Tessa, la tartaruga saggia, era sdraiata su una grande roccia vicino alla barriera corallina, mentre Ollie, il polpo ingegnoso, cercava di risolvere un complicato rompicapo con delle conchiglie.
I pesciolini ridevano e nuotavano in cerchio attorno a Belle, la balena gentile, che soffiava piccoli getti d’acqua per farli divertire. “Delfy, oggi sei più vivace del solito!” disse Tessa con un sorriso. Ma Delfy, con la sua innata curiosità, si era già lanciato in un’altra avventura, senza sapere che quel giorno qualcosa di oscuro si stava preparando nell’oceano.
Delfy si divertiva così tanto a esplorare le meraviglie dell’oceano che non si accorse di essersi allontanato dai suoi amici. Nuotava veloce, saltava tra le onde, inseguiva i pesciolini e guardava curioso i coralli luminosi che ondeggiavano al ritmo delle correnti.
Ma qualcosa cambiò. Le acque intorno a lui cominciarono a diventare più scure, e un’ombra sinistra si fece strada sotto di lui. Delfy rallentò, sentendo un brivido lungo la schiena. Poi li vide: un gruppo di squali affamati stava nuotando velocemente nella sua direzione, con i loro occhi freddi e le pinne affilate che tagliavano l’acqua come lame.
“Devo scappare!” pensò Delfy, ma si rese conto che era troppo lontano da casa e che, da solo, non avrebbe avuto possibilità contro quegli squali.
Nel frattempo, Tessa, Ollie, Belle e i pesciolini si accorsero che Delfy non era più con loro. “Dove è andato?” chiese Belle preoccupata. Fu Tessa, con la sua saggezza, a notare per prima qualcosa di strano all’orizzonte. “Guardate là! Quella è una pinna di squalo!” disse con voce calma, ma piena di tensione.
Gli amici si scambiarono uno sguardo preoccupato. “Dobbiamo agire subito,” disse Tessa con decisione. “Ollie, tu sei il più ingegnoso tra di noi. Hai qualche idea?”
Ollie rifletté per un momento e poi il suo volto si illuminò. “Sì! Possiamo confondere gli squali. Io creerò una trappola di alghe, e i pesciolini distrarranno gli squali. Belle, tu usa i tuoi potenti spruzzi d’acqua per allontanarli!” Tutti annuirono. Sapevano che il loro amico era in pericolo e dovevano lavorare insieme per salvarlo.
Ollie, con la sua mente brillante e i suoi tanti tentacoli, si mise subito all’opera. Cominciò a raccogliere alghe e a intrecciarle in una rete. I pesciolini, sempre rapidi e scattanti, nuotavano intorno, pronti a eseguire le loro istruzioni.
“Presto! Dobbiamo creare una cortina di bolle e far sembrare che Delfy non sia più qui”, spiegò Ollie. Mentre il polpo lavorava, Delfy cercava di mantenere la calma, nascosto dietro un gruppo di coralli. Aveva fiducia nei suoi amici, sapeva che sarebbero arrivati in suo soccorso.
Gli squali si avvicinavano sempre di più, e tutto sembrava perduto. Ma proprio quando stavano per attaccare, apparvero le prime bolle! I pesciolini, veloci come fulmini, crearono una barriera di bolle giganti intorno agli squali, confondendoli. Belle, con la sua enorme coda, spruzzò un getto d’acqua talmente forte che spinse gli squali lontano.
Approfittando della confusione, Delfy fece uno scatto veloce. Usò tutta la sua energia per nuotare il più lontano possibile dagli squali, che ormai erano distratti dalle bolle e dalle alghe. I suoi amici continuarono a distrarre i predatori finché Delfy non fu al sicuro.
Delfy tornò finalmente dai suoi amici, il cuore che batteva forte ma pieno di gratitudine. “Mi avete salvato!” disse con emozione. “Non avrei mai potuto farcela senza di voi.”
Tessa sorrise dolcemente. “Siamo una squadra, Delfy. Insieme possiamo superare qualsiasi sfida.” E così, quella sera, sotto il cielo stellato riflesso nell’oceano, Delfy e i suoi amici festeggiarono. Le onde del mare erano tornate calme, e tutti sapevano che il loro legame era più forte di qualsiasi pericolo.
Gli animali del mare avevano dimostrato che l’unione e l’amicizia sono le vere forze del mare. Delfy aveva imparato una lezione preziosa: non importa quanto grande sia il pericolo, con gli amici al tuo fianco, puoi affrontare ogni sfida. E così, le avventure continuarono, ma da quel giorno, Delfy sapeva che non sarebbe mai stato solo.
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