Prologue
The night enveloped the coast like a dark blanket, and only the pale moonlight managed to illuminate the jagged cliff at times. The waves crashed furiously against the rocks, spraying drops of freezing water into the air. In the distance, a solitary house stood against the sky, a beacon of concrete and glass in the desolate landscape.
The night enveloped the coast like a dark blanket, and only the pale moonlight managed to illuminate the jagged cliff at times. The waves crashed furiously against the rocks, spraying drops of freezing water into the air. In the distance, a solitary house stood against the sky, a beacon of concrete and glass in the desolate landscape.
Inside, the lights were off except for a single window on the second floor. There, a shadow moved silently, furtively, while a second figure lay motionless on the ground.
The acrid smell of blood filled the room, a smell that was familiar and shocking at the same time. The assassin bent over the body, observing the work he had just done. The victim’s face was distorted by terror, his eyes wide as if they had seen something unspeakable in the last moments of his life.
A quick look at the clock. It was a few minutes before midnight. There was no time to waste. Without making a sound, the killer headed towards the door, leaving the body behind.
In the silence, only a faint rustle could be heard as the door closed with a barely audible click. The wind, accomplice of the night, drowned out every other noise, carrying away with it the echo of a perfect crime.
Capitolo 1 – La chiamata anonima
Il commissario Andrea Valenti era al suo terzo caffè della serata quando il telefono squillò. Era un suono acuto, fastidioso, che si sovrapponeva al ronzio degli schermi luminosi e al rumore di fondo della stazione di polizia. Alzò il ricevitore con la mano stanca, già preparandosi mentalmente a rispondere a un’altra chiamata di routine.
«Pronto, Valenti», disse con voce ruvida.
Dall’altro capo del filo, ci fu un breve momento di silenzio. Poi una voce distorta, appena udibile, sussurrò: «C’è un cadavere sulla scogliera. La casa… la conosci».
Il commissario si raddrizzò immediatamente sulla sedia. «Chi parla?» domandò, ma il clic della linea interrotta fu l’unica risposta.
La conosci. Quella frase gli girava nella testa mentre si alzava e afferrava il cappotto. Aveva già un’idea di dove quella chiamata lo stesse portando. C’era una casa, una volta, molti anni prima, collegata a un caso che non aveva mai dimenticato. Un caso irrisolto.
Le strade della città erano quasi deserte a quell’ora della notte. I lampioni proiettavano lunghe ombre sui marciapiedi, e il suono dei suoi passi si fondeva con il rumore delle auto lontane. Valenti camminava veloce, il cappotto stretto contro il vento gelido, diretto verso un luogo che non avrebbe mai voluto rivedere.
Quando finalmente arrivò, la vista della casa sulla scogliera gli fece venire un brivido lungo la schiena. Il commissario si fermò a guardarla per un momento, incorniciata dalla luna e dal mare in tempesta, la stessa casa che era stata teatro di uno dei crimini più misteriosi della sua carriera. Solo che questa volta, qualcuno si era assicurato che ci fosse un corpo.
Capitolo 2 – Le ombre del passato
Andrea Valenti si trovava davanti alla finestra del suo ufficio, osservando la pioggia battere sui vetri. La casa sulla scogliera aveva riaperto vecchie ferite, ricordandogli quel caso di dieci anni prima, un caso che non aveva mai chiuso. Anche allora, c’era stato un omicidio in quella stessa casa, ma non erano mai riusciti a trovare l’assassino.
Il passato tornava a galla in modo subdolo, come un’ombra che si allunga con il tramonto. Mentre Valenti cercava di mettere ordine nei suoi pensieri, il suo telefono vibrò sulla scrivania. Era il referto preliminare dell’autopsia. La vittima, un uomo sulla cinquantina, era stata uccisa con un’arma da taglio, proprio come dieci anni prima.
Coincidenze? No. Valenti non credeva alle coincidenze. Qualcuno stava giocando con lui, e la partita era appena iniziata.
Capitolo 3 – Il secondo omicidio
Valenti e la sua squadra si trovavano di fronte a un nuovo orribile crimine. La vittima era una giovane donna, trovata nel suo appartamento, legata in qualche modo alla vittima del primo omicidio. Il collegamento tra i due omicidi diventava sempre più chiaro, ma la vera motivazione continuava a sfuggire.
Il corpo giaceva immobile su un tappeto macchiato di sangue. Gli occhi della vittima erano ancora spalancati per il terrore, e la stanza stessa sembrava gelida e priva di vita, come se il tempo si fosse fermato nell’istante del delitto. Sul tavolo, un coltello insanguinato luccicava alla debole luce che filtrava dalle finestre. La scena era straziante.
Valenti si chinò per esaminare meglio il coltello. La stessa lama del primo omicidio. «È la stessa firma», disse cupo, osservando l’arma.
Matteo, il suo assistente, annuì. «Ma perché ci sta lasciando così tanti indizi? È come se volesse farsi trovare.»
Valenti si fermò per un attimo, riflettendo. «No», rispose, «ci sta solo portando dove vuole lui.»
Capitolo 4 – Segreti sepolti
L’indagine portò Valenti in un piccolo villaggio fuori città, un posto dimenticato da molti, ma non da chi sapeva dove cercare. La famiglia della vittima aveva legami in quel villaggio, legami che risalivano a decenni prima.
Nel cuore del villaggio, Valenti scoprì un vecchio diario. Le pagine erano ingiallite dal tempo, ma il contenuto era scioccante. Il diario parlava di vendette, omicidi nascosti, e di un segreto che legava le famiglie coinvolte. Ma il vero pericolo era ancora in agguato. Qualcuno nel villaggio non voleva che la verità venisse fuori, e Valenti si rese conto che la sua vita era in pericolo.
Capitolo 5 – La trappola
Valenti sentiva che qualcuno stava giocando con lui, una presenza invisibile che sembrava sempre un passo avanti. E aveva ragione. Quando uno dei suoi più stretti collaboratori venne trovato ferito gravemente in un vicolo, Valenti capì che il cerchio si stava chiudendo.
La trappola era stata tesa, e Valenti sapeva che l’assassino lo stava aspettando. Ma chi poteva fidarsi? Persino all’interno della sua squadra, si cominciavano a formare sospetti. Il tradimento era un’ipotesi che Valenti non poteva più escludere.
Capitolo 6 – Il tradimento
Le rivelazioni furono devastanti. Qualcuno all’interno della polizia stava fornendo informazioni all’assassino. Il traditore aveva orchestrato molti degli ostacoli che Valenti aveva incontrato lungo la strada.
Quando Valenti scoprì chi era il colpevole, non poteva credere ai suoi occhi. Era una persona di cui si fidava ciecamente, e il colpo fu durissimo. Ma non c’era tempo per rimpianti: il caso si stava chiudendo, e il commissario doveva agire in fretta.
Capitolo 7 – Corsa contro il tempo
Mentre l’indagine si intensificava, Valenti era coinvolto in una corsa contro il tempo per evitare un nuovo omicidio. Le prove portavano a una vecchia fabbrica abbandonata fuori città, un luogo che sembrava perfetto per un confronto finale.
Capitolo 8 – La verità svelata
In un incredibile colpo di scena, Valenti scoprì che l’assassino non stava agendo da solo. Una cospirazione si celava dietro gli omicidi, orchestrata da più persone con lo scopo di coprire vecchi crimini. La verità era molto più complessa di quanto immaginasse.
Capitolo 9 – L’ultimo confronto
L’ultimo confronto tra Valenti e l’assassino avvenne in una fabbrica abbandonata, con il crepuscolo che gettava lunghe ombre sul luogo. Il commissario sapeva che la verità era finalmente a portata di mano, ma il prezzo da pagare sarebbe stato alto.
Capitolo 10 – Ombre nel silenzio
Alla fine, la verità emerse completamente. Il silenzio che aveva avvolto i colpevoli venne spezzato, ma le conseguenze lasciarono un segno indelebile su Valenti. La sua vita non sarebbe stata più la stessa.
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